L’Autorità per l’energia, con la delibera n.501/2014 e successive modifiche, ha definito la struttura e i contenuti della nuova Bolletta 2.0, che sostituisce la “tradizionale” bolletta a partire dal 1° gennaio 2016. La novità riguarda sostanzialmente una revisione delle voci di spesa e della loro organizzazione, a beneficio del cliente, per garantire maggiore trasparenza e più facilità nella comprensione delle informazioni contenute. In relazione ai termini utilizzati, i servizi di vendita acquisiscono la denominazione di spesa per la materia energia e i servizi di rete diventano spesa per il trasporto e gestione del contatore. Inoltre, con la bolletta 2.0, il cliente può vedere il costo medio unitario del kilowattora e la composizione della attuale voce oneri di sistema, sempre più incisiva sulla spesa finale; più chiari anche eventuali ricalcoli (i conguagli), evidenziati in un apposito riquadro.

Un processo di semplificazione e razionalizzazione, per garantire a famiglie e piccole imprese più informazione e maggiore consapevolezza dei propri consumi energetici.

La bolletta di Energy Services è chiara e trasparente, contiene tutti gli elementi di fornitura ben evidenziati e sono a portata di mano tutte le informazioni più importanti.

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Bolletta luce: principali voci di spesa

SPESA PER LA MATERIA ENERGIA

Rappresenta la principale voce di costo della bolletta e comprende importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al proprio cliente. Comprende le voci relative all’acquisto dell’energia, al dispacciamento e alla commercializzazione al dettaglio, più eventuali importi fatturati relativi alle componenti dei meccanismi perequativi dei costi di approvvigionamento.

Nello specifico:

prezzo dell’energia, corrisponde al costo per l’acquisto dell’energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione. I clienti che dopo il 1° luglio 2007 hanno cambiato fornitore passando al mercato libero, pagano la spesa per la materia energia in base alla soluzione commerciale scelta. Per coloro che non hanno cambiato fornitore e usufruiscono del servizio di maggior tutela, è l’Autorità a fissare e aggiornare il “prezzo energia” (PE) ogni tre mesi, con una metodologia che tiene conto di quanto speso dall’Acquirente Unico (l’organismo incaricato degli acquisti per i clienti in maggior tutela) per approvvigionarsi sul mercato all’ingrosso, fino al momento dell’aggiornamento trimestrale, e delle stime su quanto prevede di spendere nei mesi successivi.

Prezzo di commercializzazione e vendita, si riferisce alle spese che le società di vendita sostengono per rifornire i loro clienti. Per i clienti serviti in maggior tutela questa voce viene fissata dall’Autorità sulla base dei costi sostenuti mediamente da un operatore del mercato libero;

Prezzo del dispacciamento, si riferisce alle attività per il mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico. Il dispacciamento assicura che ad ogni quantitativo di elettricità prelevato dalla rete per soddisfare i consumi, corrisponda un quantitativo uguale immesso dagli impianti produttivi. I clienti nel mercato libero e in maggior tutela pagano per questo servizio in proporzione ai consumi, secondo un valore aggiornato ogni tre mesi dall’Autorità.

SPESA PER IL TRASPORTO E LA GESTIONE DEL CONTATORE

Include i costi per le diverse attività che consentono ai venditori, sia sul mercato libero sia in maggiore tutela, di consegnare ai propri clienti finali l’energia elettrica da loro consumata. Corrisponde quindi agli importi relativi ai servizi di trasmissione/trasporto, distribuzione e misura, ovvero lettura del contatore e messa a disposizione dei dati di consumo. Comprende anche i costi relativi alle componenti di incentivazione e al recupero della qualità del servizio e ai meccanismi perequativi dei suddetti servizi. Negli elementi di dettaglio, i corrispettivi relativi a tali importi sono suddivisi in quota fissa, quota potenza e quota energia, quest’ultima differenziata per scaglioni di consumo. Il livello della spesa per le attività che riguardano il trasporto e la gestione del contatore è definito dall’Autorità, sulla base di precisi indicatori, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto dell’inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi di recupero di efficienza. La differenza fra la spesa per la materia energia e la spesa per la gestione del contatore è sostanziale. Infatti, è sulla prima che si gioca la concorrenza e quindi la possibilità di risparmiare a seconda delle offerte commerciali dei diversi fornitori sul mercato libero. Sulla seconda, invece, non c’è concorrenza perché il trasporto e la distribuzione dell’energia avvengono attraverso infrastrutture che non possono essere replicate e che vengono utilizzate da tutti i fornitori per servire tutti i consumatori.

SPESA PER ONERI DI SISTEMA

Si riferisce agli importi fatturati riguardanti la copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico. Si tratta delle componenti A, UC, MCT, gli oneri generali di sistema previsti per legge (Arim) e la componente ASOS, finalizzata alla copertura dei costi per l’incentivazione della produzione di energia elettrica da cogenerazione CIP6/92. Gli importi pagati per tali attività sono suddivisi in Quota fissa (€/mese) e Quota variabile (€/kWh)

RICALCOLI O CONGUAGLI

Questa voce è presente solo nelle bollette in cui vengono ricalcolati importi già pagati in bollette precedenti, a causa di una modifica dei consumi comunicati dal Distributore, o di una modifica dei prezzi applicati.

BONUS SOCIALE

È presente solo nelle bollette dei clienti domestici cui è stato riconosciuto il bonus sociale o una sua quota parte.

CANONE RAI

Questa voce è presente solo nelle bollette in cui viene addebitata una quota del canone di abbonamento alla televisione dovuto per l’anno in corso. Questo importo, attualmente, viene corrisposto solamente nelle bollette di energia elettrica relative alle utenze con tipologia DOMESTICO RESIDENTE; nelle altre bollette, tale voce non è presente.

TOTALE IMPOSTE E IVA

Comprende le voci relative all’imposta di consumo accisa e all’imposta sul valore aggiunto (IVA). L’accisa si applica alla quantità di energia consumata indipendentemente dal contratto o dal venditore scelto. I clienti domestici per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica (prima casa) e con potenza fino a 3 kW godono di aliquote agevolate. L’IVA si applica sul costo totale della bolletta. Attualmente l’IVA per i clienti domestici è pari al 10%; per i clienti con “usi diversi” è pari al 22%, salvo agevolazioni.

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